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11.11.08

Bifronte senza estremi

Un giorno io sono morto. Stavo guidando la mia utile utilitaria utilizzata troppo. Ad un certo punto mi alzano la paletta e io decisi di tirare dritto. In curva. E così la mia utilitaria non-più-utile si accartocciò su di me. Mi estrassero che il cuore ancora mi batteva mi portarono all'ospedale, mi cucirono, mi curarono ma nulla potè la conoscenza umana per far risvegliare l'encefalogramma piatto. E nemmeno l'encefalogramma bicchiere. Tantomeno quello forchetta. Quindi io sono morto ma. Fortunatamente non ebbi mai bisogno di un funerale. Non ebbi mai bisogno di mandare ricordini o di affiggere manifesti. Non mi comprarono mai una bara, perchè in realtà io sono diversamente morto. Eh sì. Perchè malgrado io non possa nutrirmi da me, muovermi, pensare, sentire, amare, gioire, piangere, sentire dolore e tutte quelle robe lì, io non posso nemmeno morire. Mi sento giovane in eterno, sono la particella quantica col dono dell'ubiquità. Sono un so. O un ni. La mia condizione è più controversa del dubbio amletico. Ormai sono immortale ma quando un dì ahimè mi toccherà spegnermi definitivamente. Diciamo quando mi spegneranno la lucina dello Standby. Allora sarò vecchio non avrò avuto dei figli, morirò da solo, dopo aver sepolto tutti i miei conoscenti senza essere mai andato a trovarli sulle loro tombe, mi ricorderanno tutti come l'uomo che non visse e che morì in ritardo. I miei genitori non verranno al funerale poichè saranno già morti. Morti mentre hanno visto il figlio morire una vita. La gente che mi porterà sulle spalle nella bara avrà dai 20 ai 30 anni. Quelli che io ho perduto in una curva. E che ho dovuto scontare in un letto. E non morirò nemmeno da bello. Spero che i medici avranno il buongusto di non mettere una foto mia mentre mi fanno le corna e sono intubato fino alle terga. Spero che per lo meno non mettano nessuna mia foto, perchè così nessuno saprà chi ero. Sarà una gioia come quando cambi le rose secche dal vaso ming che hai nel tinello. Però sono felice. Perchè penso a chi è stato peggio di me. Penso ad una ragazzina che è stata fecondata assistitamente, poi gli è stata praticata l'eutanasia e siccome incinta dopo la fecondazione stupr-assistita quando è morta uccisa da i suoi coetanei ha pure abortito, e penso a quel povero embrione. Poverino. La culla della vita. L'emissione gioiosa della vitalità. Il pensiero allo stato purè. Penso a lui che tempo due minuti e non ha mai avuto il diritto di voto. E penso a me che ho avuto la possibilità di vivere. E mi sento una merda per questo.

Io sono vissuto. Passato prossimo. Avanti un altro.


2 commenti:

Gre ha detto...

Personalmente sono a favore dell'eutanasia per un motivo: quando il cervello non funziona più la persona è morta e non quando il cuore smette di battere.
Il cuore puoi trapiantarlo il cervello no.

Anonimo ha detto...

Ci ho impiegato un mezzo pomeriggio per leggere tutto l'intervento. Genialmente delirante. xD

L'eutanasia andrebbe regolamentata e la chiesa dovrebbe rimanerne fuori. Io stessa, dalla mia posizione di Madra Mazza, confermo che hanno semplicemente stracciato il cazzo col loro moralismo ^^

Parlano tanto di crudeltà, bestemmia e omicidio... La vera atrocità è lasciar vivere una persona come uno pseudo-vegetale attaccata a una macchina.

Un bacio e un affettuoso fanculo *_*
N.*

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