Venti santi in fila per tre col resto di ventuno

Enterogermina per tutti, è arrivato Babbo Navale. Da un po'. Per me è già morto, o qualcosa di simile, ma non mi interessa saperlo. "Don't you want to know how we keep starting fires?" questa è una domanda intelligIente. Ma non dislunghiamoci. D'altronde la vita va percorsa in senso cronologico. Necessariamente? Beato l'anti-me che si toglie dalle scatole la morte, così non ci pensa più. Argh. Voglio un taco. Sotto il tacco. Ah-a. Sono il re del mondo!

Dialogo

Vogliamo dialogo. L'assicurazione. Perchè in 15 anni di dialogo ce n'è stato anche troppo. Forse dovrei definirlo un diversamente monologo, ma scadrei nel banale. Se poi teniamo conto che chi vuole il dialogo è colui (o colei....) che ha mutato la logica dialettica, allora è come voler giocare ai sollogismi col cappellaio matto. Il leprotto bisestile è matto, i tramonti son pupazzi da levare, Saddam Hussein è vivo. Ecco. No no. Nessun dialogo. "Sporchi Comunisti Antiliberali Antidemocratici Antitutto!". No, non è che se non voglio il dialogo è perchè sono uno S.C.A.A.A. Mh, come spiegare.

Ipotizziamo:

un bambino viene rapito. Il rapitore dice: se non mi date 1 milione di euro lo uccido. La famiglia decide di dialogare, e raggiungono ad una mediazione. Il rapitore ottiene 999.999,99 €, e in cambio non uccide il bambino. Ma non lo restituisce.

Ecco il concetto è questo. Lo so che sei troppo un figlio di Troia per capirlo, piccolo Enea. Lo so che tu pensi che in fondo si salva il bambino, e la famiglia è contenta perchè non muore, e che in fondo è inevitabile, che se si rinunciasse il dialogo gli unici che ci perdono sono i famigliari, e che quindi è meglio dialogare. Ma in cambio un delinquente ce l'ha vinta. Un delinquente che non perde occasione di dire che il bambino puzza, che la madre è una puttana, che il padre è ipodotato, che la polizia che indaga sul caso è un ammasso di ubriaconi, che in realtà lui non ha rapito nessuno, ma è il bambino che è venuto da lui, che in realtà lui non voleva fare quel mestiere lì, ma sono 15 anni che gli altri lo obbligano... Però se si mette di parlare di cavalli non credergli: è una burla.

Altolà

Questo è un appello. Un'appello a tutti coloro che hanno seguito le vicende vicendevolmente (cioè a vicenda, non a Vicenza) raccontate da giornalisti a politici, da politici a vescovi, da vescovi a rabdomanti muti e da rabdomanti muti a giornalisti, i quali però non capendo il linguaggio dei gesti sono andati ad intuito e poi ci hanno raccontato tutto. A noi. Ecco ma tutti si sono dimenticati un pezzo. Tutti si sono dimenticati quale sfregio all'immagine di una comunità abbia portato la vicenda, e oltre al danno, anche la beffa di non essere menzionati (non dico da Minzolini) da nessun giornalista serio (ed è evidente che non mi riferisco a Minzolini). Immaginate, essere sfruttati per un'azione bieca e senza principi morali (ma forse con mandanti morali, o immorali) e venir scagliati (con tutto ciò che ne consegue) addosso ad una faccia di latta. Per questo lancio questo appello (scansatevi). Per rispetto a tutte le statuette (in particolare al MSI -Movimento Statuette Italiane- al PCDI -Partito Comunitario Delle Icone- e alla SSSS -Società Suppellettili Senza Significato) per riportare alla dignità tutte quelle statue alla quale è stata strappata la dignità (e i cui prezzi sono aumentati) che non hanno ricevuto nessun cenno di scusa, nè tantomeno segnali di solidarietà. Per tanto saluto tutti i duomi, le gondole, i david, i colossei, i partenoni, gli anfiteatri, tutte le cupole con neve, gli archi di trionfo, le statue della libertà (ecc) che ci stanno seguendo da casa. E un grazie particolare ai pomodori dell'iniziativa sovraeccitati. [...promotori dell'iniziativa sopraccitati... N.d.t]

Non è ironico.?

Non è ironico che dopo parecchi mesi che non scrivo più nulla su questo spazio virtuale compreso tra una quantita x di 1 e una y di 0, e un'altra quantità z di 1 e una k di 0, lo faccia proprio la vigiGlia di Nachele seduto sul Vater? No non credo sia ironico, credo anzi che sia dovuto e appropinquatamente adatto. Ma non deturpiamo l'atmosfera natalizia con congetture congelate. Assaporiamo i profumi che ci offre la festa... mmmmmmmmmmmhhhhh HAAAAA. Mi ero dimenticato che ero sul cesso, ma vabbè tanto cosa vuoi che sia, tutta natura. Ah dimenticavo: non mi sono dimenticato di dimenticarmi. Ah dimentic. Ecco così va bene, completata la farsa dialettologica comparata alla routine quotidiana posso tornare a spingere avanti la mia vita sforzandomi di essere felice e espellendo ciò che voglio non mi appartenga. Sperando sempre che non finisca la carta igienica.