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30.12.08

Il maschio del muschio

Contestualizzando la situazione geopolitica dell'italia centromeridionale negli anni prossimi al 1900 viene spontaneo cogliere la differenziazione o sarebbe meglio dire il differenziamento categoricamente categorico che la gente trae guardando la situazione geomorfologica della genetica mendeliana postmoderna. Ma sdrammatizziamoci su. Hahha-ha-ha. Non era questo il discorso, poichè poco fa mi è venuto in mente cosa dire. Cioè che quando c'è una questione morale ci vanno di mezzo i politici, quando c'è una questione molare ci van di mezzo i dentisti. E mi sembra anche giusto. Perchè la vita è fatta a bivi, c'è chi va a destra e c'è chi va a centro sinistra. In ogni caso chi va al centro sbatte contro il cartello che dice di svoltare. E questo è innegabile. Ma se tu lo negassi io ti denuncerei di certo. E denunciandoti ti farei processare. E processandoti ti farei... No bhe a processo non si arriverebbe. Però posso dirti che alla fine sbatti il muso se giri a sinistra. Perchè la sinistra è la mano del diavolo. Perchè i bambini li legavano alle sedie. Perchè non hanno inventato le tazze per mancini? Cos'è sta discriminazione manuale? Voglio un avvocato! Dai lo voglio. Uffaa. Mamma. Me lo comprii? Daii! Non mi compri mai niente. Vorrà dire che ti tengo il muso facendododo i capriccicici. E se non ti va bene quella è la porta. E porta il culo fuori. Che un anno è passato. E siamo già nel 1871.

29.12.08

Limpida sera d'ornata velura

Sono parco a parole sono parco nazionale. Sono punto da una vespa sono punto di riferimento. Sono cavo nel torace sono cavo elettrico. Sono torto da un tornio sono torto marcio. Sono un seme di speranza nelle nubi di verbania tra la malta e la castagna odo voci di speranza nelle nubi di verbania. Sono senza variopinti disegni sule palpebre increspate dagli anni, senza rughe senza droghe senza toghe senza concentrazione. Sono primo tra gli ultimi secondi secondo terzi dietro le quinte un quarto dei sesti sensi sono univoci. Sono calvo con la clava cavalco cavalli viola. Sono sonno non contorno con lo sbocco tocco lo scocco. Sentimi bene ciò che ti racconto. Guardami bene ciò che ti mostro. Toccami bene ciò che ti prostro. Non riceverai alcunchè. Se credi di bere crodini a credito scroccando, crepa. Crepe sui muri di questa stanza ampia cavalca la malta la castagna la rana la vacca la stanca marasma la vanta la panca la santa l'agguanta la unge la munge la spenge l'arrende l'apprende l'assente la sente la serpe laggiù. La sepre laggiù. La laggiù. Sempre più. Giù. Nell'inferno d'inverno l'interno l'incarno. Senza morte ne malattie giunge la notte che oscura le vie. Senza veli ne sacchi di iuta giunge la notte che non ti aiuta. Senza se senza ma giunge la notte che quàquàquàquà.

25.12.08

Nababbo Natale

Addobbi luci statuine presepi alberi festoni lustrini palle palline ghirlande campane intermittenze neon capanne incensi mirre regali nastri comete. A Natale puoi fare quello che non puoi fare mai. A natale puoi spendere soldi perchè devi. Tutto l'anno puoi non pagare le tasse perchè devi. A Natale puoi sorridere perchè devi. Durante l'anno, al lavoro, puoi tenere il muso perchè non devi. A Natale puoi raccontare frottole ai bambini. Durante l'anno puoi essere rintracciato dagli assistenti sociali. A Natale puoi andare a messa a mezzanotte. Durante l'anno puoi andare a cagare. A Natale puoi tenere accese le lucine con la musichetta tutto il giorno e tutta la notte. Durante l'anno ti lamenti della bolletta della luce. A Natale puoi sorridere quando ricevi il regalo più scontato e banale di tutti. Durante l'anno puoi incazzarti se non hai tutto come vuoi. A Natale si può dare di più. Il sabato sera si potrebbe bere di meno. A Natale si è tutti più buoni. Durante l'anno bisognerebbe essere meno ipocriti. A Natale si pensano i buoni propositi per l'anno nuovo. Durante l'anno si cercano scuse valide per non attuare i buoni propositi. A Natale nevica. A Ferragosto si cuoce. A Natale trillano le campanelle. Durante l'anno girano le balle.

E' Natale e a Natale si può dare di più.
E' Natale e a Natale si può dare di più.

E se sono ateo?


E' NATALE E A NATALE SI DEVE DARE DI PIU'


Ma, ma. Io non voglio.

TSK. CI
NICO SENZA SENZA SPIRITO NATALIZIO!

Ma, ma. Uffa.


SSSSHHHHT! TACI!


8.12.08

Non perdonate l'interruzione, perdonate l'interruttore.

Un ritorno alle origini fa sempre bene. Ritorniamo al momento in cui scrivevo minchiate. Ecco non mi sembra sia stato così complesso dal momento che non ho mai smesso di farlo. Tuttavia il calo di idiozia dei miei post è preoccupante. Mi pare inutile preoseguire un discorso che è morto in partenza. E mi pare inutile parlare di un morto che prosegue a vivere. Come mi pare inutile parlare di un morto che prosegue a morire o di una morte che vive di prosecuzioni. O di un proscuitto che parte dal punto che bisogna uccidere un porco. O di un porco che parla di uccidere una mortadella. O di una morta che della parola ne ha fatta un'arma. O di armi che a conti fatti sono quante sono. Come potrei continuare a dire cose senza senso come per esempio che mi piace andare dove non sono mai stato per vedere come ci si sente a non poterci andare una seconda volta senza incorrere nel dilemma incredibile per il quale sono convinto che sia bello viaggiare solo per andare in un posto dove non si è mai stati. E incorrere in una fatale contraddizione per la quale se ci riotrnassi negherei il mio essere contrario a recarmi iteratamente in lochi già visitati e per tanto negherei una parte di me che non è discostata da me. Per questo la routine quotidiana è un'alienazione dell'essere umano. Ma ciò non ha alcun senso e anzi più mi sforzo di argomentare le mie idee più mi accorgo che non le condivido affatto e sarà più semplice trovare proseliti e poi aprire una battaglia contro questi malati che ricorrono alle idee che ho scartato per farne un'ideologia complessa e articolata che non condivido in quanto alienava il mio essere inutile. Ma ciò non ha senso, ergo cosa serve dirlo? E già. Scusate mi alieno un minuto.

3.12.08

Participio passato di soccombere

Paradossalmente il tipico uomo delle caverne non viveva nelle caverne. Tuttavia le arredava. Malgrado ciò non veniva pagato. E' la triste legge della giungla: "Se non hai la carta ti pulisci con le foglie". Perciò concluderei il discorso dicendo che in un viale alberato il numero di aberi è uguale alla lunghezza del viale diviso la distanza media tra i due alberi più uno. E il numero delle foglie che cadono a terra con una scorreggia è uguale a § (costante di scorreggia) per la durata della scorreggia diviso la distanza dall'albero dal buco. Ma sì perchè il mondo è retto da leggi complesse. Ma sì perchè il mondo è retto da leggi. Ma sì perchè il mondo è retto. E non parlo dell'angolo. E quando dico che non ho retto non intendo che sono stitico... semplicemente non ce la facevo più. Ecco. Non mi rimproverate sempre che io in fondo sono una persona sensibile. Sono delicato. Quando mi toccano provo un dolore simile all'infilarsi un limaunghie nell'unghia incarnita del piede. E non è bello. A meno che non sei masochista. Se sei masochista non vale la legge "Non fare agli altri quello non vorresti fosse fatto a te". Anche se sei suicida. Ma in quel caso non puoi dimostrare di esserlo. Oppure dimostralo pure. E' pieno di ponti. Che poi io credo che uno di noi si suiciderà. E forse puoi essere proprio tu. Sì tu. Esattevolmente tu. Vuoi suicidarti? No? Fai bene. Meglio pulirsi il culo con le foglie.

1.12.08

Permanganato di potassio in salsa aurora

Cosa vedono i miei occhi? Cosa odono le mie orecchie! Enormi cagate. Fiù. Meno male. Credevo per un attimo di essere emigrato. Bisognerebbe prestare particolare attenzione alla sigla dei puffi poichè contiene sozzerie degne di ogni censura. Se erano tutti maschi come si riproducevano? Dirai che c'era la puffetta. La puffetta non era un puffo donna, era un eunuco. Che bel suono che ha questa parola: eunuco. Mi ricorda un signore in gonnella. Ma non faccio nè gnomi nè cognomi. Per altro d'altra parte d'altr'onde inoltre per ben che tutto sommato. Credevo che ci fosse la pena di morte per l'obesità, visto che il goloso è un peccatore che merita l'inferno. E credevo che le mozioni contro la pena di morte per l'obesità ledessero i paesi laddove l'obesità non è reato ma è uno stile di vita che non merità condivisione. Quindi se ci fosse una mozione contro la pena per l'obesità tutti i magri dovrebbero diventare obesi altrimenti ci sarebbero discriminazioni. Certo. Meno male che per l'anoressia c'è ancora la pena di morte. Certo però che è una morte onorevole. Sulla passerella. Ovvio, l'impiccagione non funzionerebbe, troppo poco peso. La ghigliottina rimbalzerebbe sui nervi. La sedia elettrica andrebbe in corto. L'unica è la puntura, la cosa difficile è distinguere il condannato dalla siringa. Si può sempre provare con la crocifissione. Ma dove la metti, nelle aule? Ma vah che poi stona con l'intonaco grezzo. Sepolti vivi, ecco. Questa funziona. E' il cervello che non funziona tanto.

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