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31.5.09

Chi, scusi?

Non serve mica la rivoluzione. Basta la rimembranza. Del passato anteriore e del presente prossimo. Siamo senza memoria. Eppure diamo lauree alla memoria, medaglie alla memoria, giornate delle memoria, perdiamo la memoria, vendiamo la memoria, riempiamo la memoria, cambiamo la memoria, comprimiamo la memoria, deframmentiamo la memoria, scandisk, debug, 180 Gigabyte. Cerchiamo il bit, il byte, il kilobyte, il megabyte, il gigabyte, il terabyte, il petabyte, l'exabyte, lo zettabyte, lo yottabyte. Cechiamo spazi da riempire. Lo facciamo perchè abbiamo dimenticato come farlo col nostro cervello. Il nostro cervello è saturo di Sitcom, Sit-In, Sit-Down, Download, Dow Jones, Indiana Jones, Soap Opera, Reality Show, Varietà, X Factor, Big Brother, Canta tu, Sanremo, Omicidio, Stupro, Approfondimento sull'omicidio, Indagine sullo stupro. Siamo pieni di vuoto. Tanto che ricerchiamo memorie espandibili, dischi esterni, chiavette USB, I-pod nano da 7 GB, Digitali Terrestri, Fogli Bianchi. Deformiamo lo spazio a nostro piacere, ma ci facciamo deformare dal contenuto. Siamo come una miccia spenta, un coito interrotto, un salto nel buio, un uovo alla Coque, una punta di spillo, una faccia da torta in faccia. Siamo memory free con Alice Free. Siamo colini coi buchi troppo grossi. Siamo noi. Condizionale Semplice. Con la condizionale. E il condizionatore. Per essere condizionati. E controllati. E controllati. E crollati. Incollati. Ai lati. Ital ia.

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