Dialogo

Vogliamo dialogo. L'assicurazione. Perchè in 15 anni di dialogo ce n'è stato anche troppo. Forse dovrei definirlo un diversamente monologo, ma scadrei nel banale. Se poi teniamo conto che chi vuole il dialogo è colui (o colei....) che ha mutato la logica dialettica, allora è come voler giocare ai sollogismi col cappellaio matto. Il leprotto bisestile è matto, i tramonti son pupazzi da levare, Saddam Hussein è vivo. Ecco. No no. Nessun dialogo. "Sporchi Comunisti Antiliberali Antidemocratici Antitutto!". No, non è che se non voglio il dialogo è perchè sono uno S.C.A.A.A. Mh, come spiegare.

Ipotizziamo:

un bambino viene rapito. Il rapitore dice: se non mi date 1 milione di euro lo uccido. La famiglia decide di dialogare, e raggiungono ad una mediazione. Il rapitore ottiene 999.999,99 €, e in cambio non uccide il bambino. Ma non lo restituisce.

Ecco il concetto è questo. Lo so che sei troppo un figlio di Troia per capirlo, piccolo Enea. Lo so che tu pensi che in fondo si salva il bambino, e la famiglia è contenta perchè non muore, e che in fondo è inevitabile, che se si rinunciasse il dialogo gli unici che ci perdono sono i famigliari, e che quindi è meglio dialogare. Ma in cambio un delinquente ce l'ha vinta. Un delinquente che non perde occasione di dire che il bambino puzza, che la madre è una puttana, che il padre è ipodotato, che la polizia che indaga sul caso è un ammasso di ubriaconi, che in realtà lui non ha rapito nessuno, ma è il bambino che è venuto da lui, che in realtà lui non voleva fare quel mestiere lì, ma sono 15 anni che gli altri lo obbligano... Però se si mette di parlare di cavalli non credergli: è una burla.